mercoledì, febbraio 13, 2008

Meno UNO

Di Pietro si autoesclude dal Parlamento
Proprio nelle ore in cui negozia con Veltroni, Antonio Di Pietro pubblica nel suo blog il programma base del suo partito.

Si tratta, com’è evidente, soprattutto di generiche intenzioni, ma il tratto più evidente è il marketing rivolto al popolo di Grillo: interdizione ai condannati - non si specifica in quale grado di giudizio - più l’eliminazione tout court dei sussidi all’editoria.

Si liscia il pelo, più in generale, al mondo della Rete (con una promessa di diffusione dell’WiMax) e si ipotizzano variegate “agevolazioni”.

Divertente però è soprattutto la seconda riga del punto 7, che impedirebbe a Di Pietro medesimo di candidarsi visto che è già stato eletto due volte (1997 e 2006).

Manterrà l’impegno o si autofornirà di deroga?

Si scommette sulla seconda.

4 Comments:

At 4:56 PM, Anonymous Anonimo said...

si può dire tutto di di pietro, manon che sia un quaquaraqua!

 
At 5:48 PM, Blogger gracio said...

la legge è uguale per tutti! due legislature = a cà!!!

 
At 7:27 PM, Anonymous Anonimo said...

Ma questo Silvio Berlusconi secondo me non è lo stesso delle scorse legislature...questo ha i capelli e anche di un nero corvino, è più alto del precedente, ha la pelle più liscia e tirata di un neonato, questo è orfano l'altro non lo era.

 
At 12:58 AM, Anonymous Anonimo said...

Il Pd non va da solo, va con Di Pietro, uno dei fenomeni più impresentabili della storia recente italiana. E ci va con la peggiore delle motivazioni possibili, di stampo travagliesco-grillesco: "E’ un accordo di programma, i condannati ad esempio non saranno candidabili", dice Tonino.
Ritiro la dichiarazione di voto a favore. Mi spiace, avrei davvero voluto votare Veltroni.

christian rocca

 

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