lunedì, dicembre 12, 2005

No TAV, vince la protesta. La Torino-Lione passerà sullo Stretto di Messina

Dopo le polemiche politiche le forze dell'ordine fanno un passo indietro: ma è solo per prendere meglio la rincorsa. I DS: "Nessuna spaccatura al nostro interno. Siamo contemporaneamente contro e a favore". I manifestanti assaltano il palazzo della Regione: presa a calci la Mercedes.

Venaus
Il silenzio della Val di Susa, rotto soltanto da canti di usignoli e rutti di no global fumati, si è bruscamente spezzato l'altra notte quando polizia e carabinieri hanno improvvisamente travolto il presidio dei NO-TAV che impediva l'avvio del cantiere per l'alta velocità.

"Tra loro si stava annidando l'eversione", ha dichiarato il Ministro dell'Interno Pisanu, preoccupato del fatto che la Torino-Lione venisse deviata verso la Sardegna. In risposta alle parole del Ministro si è subito attivata l'azione capillare delle forze dell'ordine che, alla ricerca delle tracce di eversione, hanno trovato vin brulè e pericolosi libercoli eversivi denominati Vangeli e posseduti da anziani vestiti di nero (seguaci delle Bestie di Satana?). L'emozione tra i poliziotti era palpabile: "Ci sembra di essere tornati a scuola", hanno dichiarato alludendo alla Diaz di Genova.

Oggi, riposte nelle loro fondine le campane e gli sms, è il giorno della polemica politica. Il Presidente diessino Mercedes Bresso ha riconfermato la propria opinione a favore del traforo. "Sono tanti i motivi per cui la TAV serve. Uno tra questi è che i foulard che mi faccio portare da Parigi ci mettono una vita." Più defilato il Sindaco di Torino Chiamparino che continua a ripetere che a quanto risulta a lui la Val di Susa è sotto Cuneo e che quello che conta è che le Olimpiadi vadano bene e che il Toro salga.

Ma questa TAV serve davvero? E se serve, deve passare proprio da lì? Queste sono le domande che si pongono gli abitanti della Val di Susa e a queste domande sembrano non esserci risposte diverse da "perchè sì" e "specchio riflesso". Trapelano intanto le proposte che governo e regione porteranno al tavolo della trattative: biglietti gratis per tutti, panini di chef express, viaggi a Parigi con mattinata a Notre Dame e serata a Pigalle per sindaci e parroci. Ma l'ala più dura dei manifestanti dice no e pone le sue pregiudiziali: nessuna trattativa con chi conosce solo l'uso della forza. Ed è per questo fallito il tentativo di mediazione di Cofferati che, ingolosito dalla presenza delle gigantesche ruspe, si era tra l'altro detto disponibile a recarsi sul posto e a fornire, se necessario, manodopera romena per la costruzione della ferrovia.

La prossima campagna elettorale non aiuta i politici a valutare la situazione con razionalità. A questo proposito per il prossimo weekend la Protezione Civile prevede notevoli cambiamenti di opinione di Prodi ed invita i giornalisti a non mettersi in viaggio.

Allegramente grabbato da Giuda.it

2 Comments:

At 3:16 PM, Anonymous Anonimo said...

io l'ho detto..........se si fa un treno veloce per la jamaica io offro la mia casina come stazione!!

 
At 3:30 PM, Anonymous Anonimo said...

siamo un paese ridicolo...ergo..."C A G A R E"

 

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