martedì, settembre 13, 2005

La Gonvietà


La Gonvietà (dal maccheronico "gonvius", inebetito da cibo e bevande) è uno stato di pacifica beatitudine derivante dall'ingestione smodata di cibo, vini e liquori. L'individuo in stato di gonvietà si riconosce per l'espressione soporosa, la loquela fluente ma confusa e uno stato medianico alternato a fragorosi rumori corporali.

Il velato sapore orgiastico della gonvietà è purtroppo stemperato dalla riduzione di libido alla quale si associa, per cui il gonvio tende ad essere innocuo anche sessualmente. Pazienza, non si può avere tutto.

Rispetto ad altri stadi di percezione alterata, ottenibili assumendo sostanze psicotrope o alcool, la gonvietà presenta numerosi vantaggi. Innanzitutto se la "sconvoltura" è il solo fine di chi assume droga, la gonvietà è invece uno stato "incidentale" che si rivela al termine di prolungate e pantagrueliche mangiate, annaffiate da litri di vino o birra. Inoltre la progressione molto lenta della sintomatologia permette al gonfio di decidere con una certa autonomia quando fermarsi. Normalmente questo non avviene mai.

L'individuo in stato di gonvietà è mansueto, pigro e poco incline al vandalismo, mentre può rivelarsi estremamente pericoloso tentare di interromperlo durante il raggiungimento di questo stato.