giovedì, ottobre 27, 2005

QUESTI SI SONO PROBLEMI VERI !

"Comunione divorziati, caso chiuso"

Cardinal Trujillo: basta illusioni

I divorziati che desiderano ricevere la comunione, pare proprio debbano rinunciarci a titolo definitivo. A chiudere loro le porte per questo sacramento, è il cardinale Alfonso Lopez Trujillo, il quale ha affermato che che la Chiesa non intende cambiare strada e per questo non "deve alimentare più illusioni" in materia. Una posizione che però è stata contrastata durante l'ultimo sinodo dal cardinal Kasper.
In una intervista a La Repubblica, Trujillo, presidente del Consiglio pontificio per la famiglia, afferma senza mezzi termini che "il caso della comunione ai divorziati è chiuso, e non ha senso alimentare speranze in un cambiamento di posizione". Per Trujillo, il motivo è semplice: "I cosiddetti divorziati risposati non sono legati da un vero matrimonio, quindi sono in una situazione oggettiva che va contro la volontà di Dio e non permette loro di accostarsi alla comunione".
Quindi, sottolinea il presidente del Consiglio pontificio per la famiglia, inutile fingere che ci siano spiragli per un cambiamento, inutile dare false speranze. "nessun riesame insomma: "Il punto di vista dottrinale è chiaro. Basta la parola di Dio sull'indissolubilità del matrimonio", prosegue Trujillo.
Una posizione netta che sembra essere maggioritaria in seno alla Chiesa, dove però esiste anche un'pinione diversa, se non più conciliante almeno possibilista. Come, ad esempio, quella del cardinale Walter Kasper, che considera la comunione ai divorziati risposati "una questione ancora aperta".

2 Comments:

At 3:16 PM, Blogger Qbert | Matteo Venturi said...

SONO STANCO DI VEDERE PAPI - PRELATI - INTUBATI IN TONACHE NERE - ANELLATI - IN MACCHINE DA 70 MILA EURO - PREDICANTI IN UNA LINGUA CHE ORAMAI NON PARLA NESSUNO, SU TUTTI I TG GIORNALI, MANIFESTI 8x1000, RADIO MARIA (anche se riconosco essere l'unica radio che prende da dio..ahhaha) !!!!!! BASTAAAAAAAA!

 
At 5:04 PM, Blogger CrazyBear said...

"Per controllare un popolo bisogna mantenerlo nell'igoranza"

Joseph Vissarionovich Djugashvili
(per gli amici, Stalin)

 

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